sabato 26 novembre 2016

STEP 18 - LE ARTI PITTORICHE




TITOLO: Il Glicine

AUTORE: Florina Pace

GENERE: Figurativo

TECNICA: Olio su tela





STEP 17 - GLICINE IN UN BREVETTO

Numero di PubblicazioneCN103804951 A
Tipo di Pubblicazionerichiesta
Numero DomandaCN 201410077126
I dati di Pubblicazione21 mag 2014
Dati di Registrazione5 mar 2014
I dati di priorita5 mar 2014
Inventori马文侠
candidato哈尔滨 市 工艺 美术 有限 责任 公司
Esporta CitazioneBiBTeX , EndNote , RefMan
Link esterni:  SIPO , Espacenet

Il brevetto di cui ho presentato l'etichetta parla di un metodo di tintura completamente naturale per colorare i tessuti di color glicine. 

mercoledì 23 novembre 2016

STEP 16 - GLICINE NEL DESIGN

DRUNKEN FOREST di Alexis Tricoire



Il classico vaso è trasformato da Alexis Tricoire in un oggetto dal design innovativo. Il Drunken Forest di Alexis Tricoire, oltre ad essere un oggetto dal design affascinate, rappresenta il manifesto contro il caos climatico al polo nord. Anche il design si fa portavoce dei problemi ambientali e della coscienza green. Il messaggio che vuole dare l'autore è chiaro: le nostre case devono parlare il linguaggio della natura e così anche semplici oggetti dalle forme tradizionali come i vasi si reinventano, si destrutturano e si trasformano in oggetti atipici e nuovi.


SGABELLO COLONNA  by Kartel


Lo sgabello Colonna rientra nella collezione "Kartell goes Sottsass - A Tribute to Memphis", lanciata nel 2015 in omaggio al movimento fondato dal Maestro del design Ettore Sottsass. Colonna si caratterizza per la multifunzionalità, che lo rende utilizzabile al tempo stesso come sgabello o side table.


STEP 15 - IL COLOR GLICINE NELLA PUBBLICITA'

Nelle pubblicità il color glicine, in quanto sfumatura di viola, è usato soprattutto per prodotti di lusso poiché è un colore che richiama psicologicamente alla regalità, al mistero ed appunto al lusso. Lo ritroviamo, quindi, associato a prodotti come cosmetici e profumi.



Le sfumature del color viola vengono anche utilizzate come elemento di innovazione e di sorpresa, basti pensare all'azienda della Milka e la sua mucca color lilla.




STEP 14 - CHIMICA COLOR GLICINE


Il pigmento inorganico più vicino al color glicine è il violetto di cobalto. Con il termine "violetto di cobalto" si 
identificava, all'inizio, l'arseniato di magnesio (Mg) e cobalto (Co), (Mg2Co(AsO4)2; successivamente si sono identificati con il termine in questione altre sostanze come i vari fosfati di cobalto: Co3(PO4)2; Co3(PO4)2.8H2O; NH4CoPO4.H2O e LiCoPO4, nonché altri fosfati di cobalto con altri elementi del primo gruppo. Tuttavia è da notare che i fosfati di cobalto possiedono una colorazione che verte più sul blu che sul violetto/glicine. Propriamente, il pigmento con la gradazione di colore più simile al glicine è l'arseniato di cobalto, di cui troviamo prima documentazione scritta nel 1855, ma si smise dì usarlo già nel 1960 a causa della sua tossicità. Per ulteriori informazioni leggere il seguente PDF dell'università degli studi di Ferrara.

 

martedì 22 novembre 2016

STEP 13 - IL GLICINE NEI FUMETTI

Arduo compito cercare il color glicine all'interno dei classici fumetti americani; d'altronde sarebbe alquanto strano immaginarsi un Hulk color glicine anziché verde, non avrebbe lo stesso impatto a dir poco. Detto questo bisogna ricordare al lettore che, per quanto famosi, non esistono soltanto i fumetti americani: Marvel, DC, topolino ecc; esistono, infatti, i fumetti orientali o utilizzando il termine corretto, i manga. Il termine manga nel mondo occidentale è usato per definire specificamente il fumetto giapponese, mentre in giapponese il termine ha un'accezione più generale. Il termine significa semplicemente "fumetto". Alla parola manga in giapponese sono poi associate altre parole che ne identificano il genere, ad esempio: shōnen no manga, seinen no manga, shōjo no manga.
Il manga si differenzia dal fumetto occidentale nelle modalità di narrazione, regia, impaginazione ed il rapporto che la storia ha con i personaggi. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito: nightdeliriumgdr.forumcommunity.net
Tornando al topic principale di questo step, sono riuscito a trovare un manga che deriva dalla corrente fumettistica francese "la nouvelle manga" con il nome scientifico del glicine: wisteria. Questo manga parla delle vicende di Shou - Zhe un ragazzo cinese che vive a Parigi, il quale in un giorno piovoso invita in casa, malauguratamente, uno strano ragazzo che si scoprirà essere un vampiro. Se il lettore è interessato a leggere questo manga può trovarlo qui.


TITOLO: Wisteria

AUTRICE: Manapany

GENERE: Thriller



lunedì 21 novembre 2016

STEP 12 - IN CUCINA CON IL COLOR GLICINE

FIORI IN PASTELLA

Uno dei piatti che devo assolutamente citare nel mio bolg sono: "fiori di glicine in tempura." Il Glicine è un tipo di fiore del tutto commestibile, può essere servito da solo oppure accompagnato da ortaggi in pastella oppure ancora, da altri fiori commestibili in pastella come i fiori di zucca. 



Ingredienti:
  • fiori di glicine
  • 100 g di farina 0
  • 100 gr di fecola
  • 100 ml di acqua frizzante ghiacciata
  • 100 ml di birra ghiacciata
  • olio di arachidi per friggere
  • sale qb
Preparazione:

Preparare la pastella con farina, fecola, birra e acqua. Non mettere sale, se messo prima rovina il fritto, poiché non viene un fritto croccante e poi fa assorbire troppo olio. Lasciare riposare la pastella un paio d’ore in frigo. Dopodiché, una volta pronti per friggere, aggiungere 2-3 cubetti di ghiaccio, più la tempura è fredda, meglio viene il fritto.


Immergere nella pastella i fiori a grappoli, lasciando sporgere il gambo e friggerli, pochi alla volta, in olio profondo. Appena sono dorati toglierli e asciugarli su carta da cucina, salare e servire.



GELATO

Un'altra ricetta sfiziosa è il gelato vegano ai fiori di glicine.


Ingredienti:

  • 1 litro di latte di soia
  • 200 g di zucchero di canna
  • 20 g di fiori di glicine
  • 2 banane
Preparazione:

Mixare il glicine, le banane e lo zucchero, unire il latte e versare il tutto in una gelatiera seguendo i tempi stabiliti.

STEP 11 - UN DOCUMENTO COLOR GLICINE

Il color glicine è un colore che viene spesso utilizzato come tinta per una vasta gamma di tipologie di vestiti; dalle calze, alle giacche e persino per le vestaglie. Per questo motivo lo ritroviamo utilizzato nella descrizione di personaggi ed oggetti in molti libri. 

  • "Io, bé io, nel mio ruolo di damigella d'onore, facevo di tutto per non far notare quanto detestassi profondamente il mio abito color glicine, sì, proprio color glicine, poiché Vero in un momento di momentanea follia prenuziale, avevo deciso, che il color glicine fosse più romantico del color perla [...]"

Cit. dal libro "Eva e l'assoluto" di Michela Belli, auto-pubblicazione, 2015.



  • "Mi tolsi il guanto e lo esaminai: scorsi una nuova ruga sul palmo della mano, una linea della vita vita che s'incideva breve e profonda nella pelle color glicine."


Cit. dal libro "Apprendista del sogno" di Marisa Bulgheroni, Donzelli editore, 1996, 141 pagine.



  • "Le accarezzo la mano: le dita affusolate a tratti macchiate indelebilmente dal grasso nero di bicicletta contrastano con un delicato lo smalto color glicine. «Il colore della scritta della tua futura insegna» le dico accarezzandole l'unghia. Claudia è felice e la sua felicità alimenta la mia."
Cit. dal libro "Quante cose so di te" di Arianna Franceschi, Lettere Animate editore, 22 maggio 2015, 


domenica 20 novembre 2016

STEP 10 - EMBLEMI COLOR GLICINE





Il glicine cresce spontaneamente nella regione giapponese del Kansai (Kyoto-Osaka) ed era già molto ammirato nel periodo Nara. In seguito si iniziò a coltivarlo, facendolo crescere su alberi e tralicci. Le cascate di morbidi fiori scendono dall'alto per creare un pergolato adorabile e profumato. Nonostante fosse così apprezzato, i primi gruppi di persone iniziarono a sfoggiare i motivi di glicine solo durante il regno dell'Imperatore Daigo (897-930) e la moda vera e propria non sbocciò fino all'apogeo del potere del clan Fujiwara nella seconda metà del periodo Heian. Trascritto letteralmente, il cognome Fujiwara significa "campi di glicine" e il clan fece ampio uso di questa pianta sia nei suoi terreni sia come emblema sugli abiti. 
Secondo gli alberi genealogici giapponesi, negli ultimi secoli solo una piccola percentuale delle famiglie che discende da questi importanti casati aristocratici utilizza il glicine come stemma familiare principale.



STEP 09 - L'ABBECEDARIO

A come Albero


B come Baccello


C come Corolla


D come Dipinto


F come Fiore


G come Giappone


L come Letto


M come Matrimonio


O come Olio


P come Pergolato


Q come Quadro


R come Rossetto


S come Smalto


T come Tattoo


U come Unghie


V come Vino


STEP 08 - LA SAGGEZZA POPOLARE

LEGGENDA PIEMONTESE

Esiste una vecchia leggenda piemontese che narra la nascita del Glicine. La leggenda racconta: "c'era una volta una fanciulla che non amava il suo aspetto. In realtà non era brutta, ma la sua era una
bellezza fuori dal comune. Per questo si sentiva esclusa e diversa dalle altre giovani del villaggio, che invece rientravano nei canoni estetici di quei tempi. Oggi diremmo che quella era una ragazza particolare, ma invece di vivere questa sua diversità come un pregio, invece di sentirsi unica, la fanciulla soffriva. Un giorno, in cui nessuno ricorda esattamente cosa accadde, il suo dolore raggiunse l’apice ed ella si rifugiò in un giardino assolato per piangere tutte le sue lacrime. La natura che invece aveva riconosciuto la sua bellezza, triste nel vedere tanta disperazione, decise di intervenire e cominciò a far nascere intorno alla giovane una pianta dai fiori bellissimi e dal profumo inebriante. Rimasta colpita dallo splendore di questa pianta, così diversa e unica dalle altre, per le forme e i colori posseduti, la ragazza si rinfrancò e capì di possedere anch'essa una bellezza unica. Da quel giorno la sua diversità non fu più un difetto. All'improvviso si accorse che tutto il mondo aveva da sempre riconosciuto quanto fosse bella e che soltanto lei non lo sapeva. Capì che il motivo per cui tutti la tenevano a distanza era perché non si sentivano alla sua altezza e da quel giorno visse la sua vita serenamente. La pianta che era nata dalle lacrime della bellissima fanciulla era un Glicine". Questa leggenda, secondo le superstizioni popolari, fa di questa pianta il simbolo della bellezza rara.


USANZA GIAPPONESE

In Giappone era usanza degli imperatori, durante i loro lunghi viaggi di rappresentanza in terre
Glicine bonsai
straniere, portare con sé dei piccoli bonsai di glicine, affinché giungendo alla corte di altre dinastie potessero portare in dono i piccoli alberelli in segno di amicizia e benevolenza da parte dell’Imperatore nei confronti degli abitanti delle terre su cui erano giunti.(ilgiardinodeltempo)


giovedì 17 novembre 2016

STEP 07 - I COLORI NEL CINEMA

Al giorno d'oggi è assolutamente scontato vedere i film a colori, ma non è sempre stato così. Nella prima metà del 1900 mancavano le tecnologie necessarie  quindi i film si potevano vedere solo in bianco e nero. I registi a quei empi per trasmettere emozionalità  dovevano fare affidamento solamente sulla gestualità, la parola e la musica, ma fu l'aggiunta del colore a rendere il mondo del cinema quello che è oggi. Quindi, data l'importanza di questo strumento, prima di girare un film si fa uno studio approfondito sulla predominanza che certi colori che si devono avere in scene particolarmente importanti. Per studiare tale predominanza si usano le palette; qui di seguito mostrerò alcune di queste palette sulle sfumature di viola tra cui il color Glicine.



TITOLOLost in traslation - l'amore tradotto

REGISTA: Sophia Coppola


TITOLO: The Wolf of Wall Street

REGISTA: Martin Scorsese

Parlando specificamente del color Glicine non si può far a meno di citare il film diretto da James 
Cameron, "Avatar", infatti il regista per creare l'Albero delle anime si ispirò ad un enorme glicine secolare che si trova nell'Ashikaga Flower Park in Giappone. 

STEP 06 - I COLORI NELLA SCIENZA

PSICOLOGIA

L'unica scienza di cui sono riuscito a trovare informazioni rilevanti sul color glicine è la psicologia. Nella psicologia, infatti, il color glicine è utilizzato come supporto nei casi in cui il soggetto abbia problemi con l'intimità dovuti ad abusi subiti durante l'infanzia; tal colore può essere usato anche per aiutare l'uomo che non riesce a rilassarsi nell'intimità o per l'uomo macho che non riesce a far emergere il lato dolce e sensibile. (wisteria psicologia)


MEDICINA

Per quanto riguarda il glicine come pianta, invece, è usato nella medicina cinese nella creazione degli jixueteng (millettia), particolare insieme di erbe mediche utilizzate per curare svariate tipologie di sindromi come: anemia, menalgia, menoxenia, indolenzimento ed intorpidimento.

lunedì 7 novembre 2016

STEP 05 - IL COLOR GLICINE NELLA MUSICA



GLICINE


Glicine, addosso a te


aria, acqua odor di caffè


quel profumo dolce di suono


quel colore che sa di sole


avanzo piano, troppo piano


strigno forte quell’ ansia che odiavo


viola ha spento, vola lento


e al tramonto mi tingo di pianto






Altro che festa, altro che gioia 


prendi un sottolio di paranoia 


storie che ormai son fiabe ormai 


Altro che niente, niente e ogni cosa 


hai una sottana che sa di troia 


storie che ormai son fiabe ormai 







Glicine, addosso a te 


aria, acqua odor di caffè 


quel profumo dolce di suono 


quel colore che sa di sole 







Altro che festa, altro che gioia 


prendi un sottolio di paranoia 


storie che ormai son fiabe ormai 


Altro che niente, niente e ogni cosa 


hai una sottana che sa di troia 


storie che ormai son fiabe ormai 





Altro che festa 


storie che ormai 


altro che niente 


storie che ormai son fiabe ormai




Autore: normalinsane






IL BALCONCINO FIORITO



Coi libri sotto i’ braccio pe’ la via,


a quella bella età che ‘on torna più,


a un balconcino pieno di poesia


lo sguardio mio s’andò a posar lassù.


Un glicine fiorito e qualche rosa


facean di que’ balcone una gran cosa.






Sul balconcin fiorito


vidi un capino biondo.


“Mi butti un fiore”


chiesi un poco ardito,


“Sarà per me un tesoro


in questo mondo”.






Lei mi buttò ‘na rosa,


la strinsi sul mio cuore.


Il cuor mi disse piano


qualche cosa,


mi disse ‘na parola sola:


“Amore”






In grigioverde, con il reggimento,


la Patria un giorno mi chiamò laggiù.


Per quella strada ripassai, rammento,


ed il mio sguardo ritornò lassù,


a’ balconcino ancora tutto in fiore,


laddove c’era un pezzo del mio cuore.






Dal balconcin fiorito


cadde una rosa


e in fretta la presi,


e, con um modo un poco ardito,


io l’ho legata


con la baionetta.






Lei mi buttò un bacione,


disse “Porta fortuna”.


S’allontanava al passo


il battaglione,


pensavo, mi dicevo:


“Te, o nessuna”.






Ricordo che a’ ritorno son passato,


co’ core che no’ mi reggeva più,


di sotto a’ balconcino, innamorato,


ma nessun fiore mi si buttò giù.


E mi fu detto alfine, un triste giorno:


“Pare che la bimba e no’ farà ritorno”.






Sotto al balcon fiorito


passo di tanto in tanto.


Passato il tempo


son così intristito


che i’ core non mi regge


e scoppio in pianto.






Ricordo dei ventanni,


amori dolci furon,


ma un dia, sogno mio,


gioia infinita,


avevo dato a te


tutta la vita!







Autore: Riccardo Marasco





NELLA MIA CITTA'




Nella mia città


c’è una casa bianca


con un glicine in fiore


che sale, sale, sale su


Nella mia città


c’è una casa bianca


con un glicine in fiore


che sale, sale, sale su


sulla mia città


c’è un cielo grande


che ti spalanca il cuore


e non ti delude mai


Shalla-la


la luce mi attraversa


quanto male fa


ma nel parco si muove già


una brezza che pettina il prato


e si allarga felice


là più in là nell’infinito va


a cercare la voce tua


che riecheggia per tutto il selciato


lungo il viale alberato


shalla-la nell’infinito va


Nella mia città


c’è una ferrovia


che sferraglia da sempre


ma non mi abbandona mai


e guardando in là


c’è rimasto un prato


ancora un po’ spelacchiato


dove correvamo noi


Shalla-la


il giorno sta iniziando


un’altra volta ormai


ed un clacson mi sveglia già


emergendo da un mondo agitato


che mi ero scordato


Shalla-la


il mio canto se ne va


a cercare un’immagine che


che bisboccia per tutta la casa


come fosse una rosa shalla-la


una rosa senza età


Shalla-la


nella mia città


shalla-la


cara mia,


splendida città


shalla-la


dolce mia città


unica,


shalla-la


tenera città


shalla-la


nella mia città



Autore: Mogol - Pino Mango


STEP 04 - IL COLOR GLICINE NEL MITO

Dopo lunghe ed estenuanti ore di ricerca su internet devo dichiarare la mia sconfitta; trovare riferimenti al color glicine nei vari miti antichi è quasi impossibile. Non c'è da stupirsi ovviamente che nella mitologia greca o latina non ci sia neanche la minima traccia di tal colore, in quanto la pianta glicine è stata introdotta per la prima volta in Europa dal capitano Robert Welbank nel 1816 dalla Cina. Fu poi il Dott. Caspar Wistar professore di anatomia all'Università di Pennsylvania a catalogarla e darle il nome 'Wisteria'. Pur sapendo da dove derivi il glicine non sono riuscito a trovare un mito cinese o giapponese in cui sia riportata la nascita del fiore e tanto meno riferimenti al colore, per tanto sono costretto a ripiegare sul color viola.


MITO DEL RATTO DI KORE



In questa variante del mito di Persefone raccontata da Pausania, per rapire la fanciulla Ade, dio dell'oltretomba, fece sbocciare una violetta invece del solito narciso. Quando la fanciulla allungò la mano per cogliere il fiore, la terra si aprì e ne emerse Ade che la trascinò nel suo reame. Si narra che fu per questo fatto che Persefone creò le violette di un colore così scuro. Questo è un chiaro esempio di come il color viola sia associato, nell'antichità, al mistero e all'occulto.


MITO DI OGUN

Simbolo vudù di Ogun


Nella mitologia Yoruba, nei culti afroamericani e nel vudù haitiano, Ogun è il semidio della guerra, del fuoco, del ferro, della caccia e della agricoltura. Solitamente Ogun appare ritratto nella posa del guerriero con in mano una sciabola o una lancia; viene raffigurato vestito con un gonnellino viola che lo protegge dei mali del mondo. Si può notare quindi che anche nella mitologia africana il color viola simboleggi la regalità e la potenza.


 SITOGRAFIA: 

sabato 5 novembre 2016

STEP 03 - CODICI COLORE GLICINE

Come molti uomini sanno, al contrario del genere femminile, facciamo molta più fatica a distinguere le varie tonalità di colore. Per nostra fortuna ci viene in aiuto la scienza e qualche buon anima che si è presa la briga di associare ad ogni colore un codice univoco. Di questi codici esistono tante tipologie diverse per i vari campi di impiego, come ad esempio l'informatica. Tra tutti questi codici ne riporto alcuni qui di seguito.
     
      CODICI:
    • RGB

    • rgb(201, 160, 220)
    • RGBA

    • rgba(201, 160, 220, 1.0)
    • RYB

    • rosso: 78.8235%, giallo: 62.7451%, blu: 86.2745%
    • Hex

    • #c9a0dc
    • Decimale

    • 13213916
    • Android / android.graphics.Color

    • -3563300 / 0xffc9a0dc
    • HSL

    • hsl(281, 46%, 75%)
    • HSLA

    • hsla(281, 46%, 75%, 1.0)
    • HSV / HSB

    • tonalità: 281 (281), saturazione: 27 (27.2727), valore: 86 (86.2745)
    • XYZ

    • X: 49.5765, Y: 42.7264, Z: 73.3442
    • xyY

    • x: 0.2993, y: 0.2579, Y: 42.7264
    • CIELab

    • L: 71.3689, a: 25.8943, b: -24.6842
    • CIELuv

    • L: 71.3689, u: 18.5167, v: -42.6803
    • CIELCH

    • L: 71.3689, C: 35.7746, H: 316.3706
    • Hunter-Lab

    • L: 65.3655, a: 20.9939, b: -20.7713
    • CMYK

    • turchese: 9 (0.0864), magenta: 27 (0.2727), giallo: 0 (0), key: 14 (0.1373)
    • CMY

    • turchese: 21 (0.2118), magenta: 37 (0.3725), giallo: 14 (0.1373)
    • YIQ

    • Y: 179.099, I: 5.1486, Q: 27.3378
    • YUV

    • Y: 179.099, U: 20.1293, V: 19.2144
    • YDbDr

    • Y: 179.099, Db: 61.53, Dr: -41.633
    • YCbCr

    • Y: 169.857, Cb: 148.272, Cr: 141.739
    • YPbPr

    • Y: 173.053, Pb: 25.285, Pr: 17.74
    • Sistema Munsell dei Colori

    • 5P 7/8 approssimativo; valore preciso: Munsell 5P 7/8 / #c7a0e

SITOGRAFIA: